L’installazione è composta da sette corpi umani in dimensioni naturali e morfologicamente realistici, ciascuno a braccia aperte e ginocchia flesse che ripetono l’iconografia del Cristo in croce ma qui privi di buona parte della stessa iconografia: mancano le stigmate, la ferita sul costato, la corona di spine, la barba e i capelli lunghi. L’uomo-dio ha il volto sbarbato, ha i tratti somatici di un bianco e capelli crespi di un nero. La rigidità dei corpi, sovrapposti a formare un cumulo, offre un’immagine drammatica che si esalta e diviene inquietante quando al buio si scoprono quegli stessi corpi emanare una luce fredda che non produce ombre.
Cumulo di sette corpi, ciascuno in dimensioni naturali.
Materiali: resina acrilica, pigmenti luminescenti.
The installation consists of seven,morphologically realistic, life-size human bodies, each with open arms and bended knees, which repeat the iconography of the crucified Christ, but here the stigmata, the wound on the ribs, the crown of thorns, the beard and the long hair are missing. The man-god has a shaven face, the physical features of a white man and the curly hair of a black man. The rigidity of the bodies, piled up to create a mound, gives a dramatic image that intensifies and becomes unnerving when, in the dark, these bodies are found to radiate a cold light that does not produce a shadow.
Pile of seven bodies, each in natural size.
Materials: acrylic resin, luminescent pigments.