La Batrakia dentata è unanimemente considerata oggi una delle speci in assoluto più insidiose esistenti sull’intero pianeta. A dispetto del suo aspetto non eccessivamente nocivo, la Batrakia dentata è infatti in grado di infliggere danni permanenti a gruppi consistenti di grandi predatori, di sterminare letteralmente intere speci animali, e, in certi casi, di causare gravissimi danni anche a folti insediamenti umani. La Batrakia dentata è solita muoversi in branchi di tre-quattrocento esemplari alla volta, conquistanto palmo a palmo porzioni di terreno con una tecnica militare denominata “ad attacco concentrico”, che consiste nell’impadronirsi saldamente di porzioni di terreno già occupate da altre speci animali, utilizzando la tecnica dell’attacco a sorpresa, rapido, fulmineo quanto “chirurgico” e silenzioso. Gli insediamenti di Batrakia dentata sono caratterizzati da una solidissima struttura gerarchica, nella quale è possibile ravvisare fortissime analogie con la nostra più classica gerarchia militare, con una divisione di compiti che va dai soldati-semplici ai cucinieri ai genieri fino ai gruppi di incursori e di sabotatori; all’interno di questa struttura, le più alte gerarchie hanno una rete di protezione e di privilegi che non ha nulla da invidiare a quella umana. Le armi principalmente utilizzate dalla Batrakia dentata sono, malgrado l’evidente sfoggio dei denti aguzzi – ritenuti dagli studiosi più un elemento dimostrativo-ornamentale che una reale arma di offesa – quasi tutti di carattere psicologico-subliminale. La Batrakia dentata possiede infatti fortissime doti ipotiche, con le quali asservisce letteralmente l’avversario, inducendolo al suicidio, o, nel migliore dei casi, alla fuga, nel giro di pochi minuti. Il suo potere risiede, presumibilmente, negli occhi, con i quali l’animale “strega” le vittime designate fino al totale annullamento del proprio ego. Gli esemplari di Batrakia dentata sono al momento in netto aumento su tutto il pianeta, e si presume che, se non verrà organizzata un’azione di drastico ridimensionamento forzato da parte degli organismi internazionali, entro pochi anni questa otrà diventare una delle speci in assoluto più numerose dell’intero regno animale.
The Batrakia dentata is unanimously considered one of the most vicious species in existence to-day, on the entire planet. Despite its not excessively noxious aspect, the Batrakia dentata is in fact capable of inflicting permanent damages to a considerable number of great predators, to litterally exterminate entire animal species and, in some instances, to cause very serious damages even to crowded human settlements. The Batrakia dentata usually operates in flocks of three-to-four hundreds individuals at a time, conquering the ground inch by inch, by a military technique called “concentric attack”, which consists in firmly seizing parts of territories already occupied by other animal species, by utilising the of a surprise attack, fast, instantaneous as well as “surgical” and silent. The settlements of Batrakia dentata are characterised by a very strong hyerarchical structure, in which it is possible to detect very strict analogies with our most typical military hyerarchy, with a subdivision of specific tasks which goes from privates’ to cooks’, to sappers’, down to raiders’ and saboteurs'; within such structure, the highest ranking hyerarchies have a network of protections and of priviledges which are in no way inferior to men’s. The main weapons utilised by Batrakia dentata, in spite of the evidence of its sharp teeth, are considered by scholars more a demonstrative-ornamental element than real offensive weapons – almost all pertaining to psychological-subliminal level. The Batrakia dentata is in possession of a very strong hypnotic gift, by which it litterally enslaves the enemy, inducing it, in a few minutes, to commit suicide, or, at best, to take to flight. Its power resides, probably, in its eyes, by which this animal bewitches the designated victims, until the total annulment of their ego. The number of Batrakia dentata is sharply increasing on the whole planet, and one can presume that, unless a drastic action for their forced reduction is taken by the International Organisations, this could become, in absolute terms and in a few years, one of the largest species of the entire animal kingdom.